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Intorno - NL n.° 3


«Se noi dovessimo rappresentare 'intorno' come potremmo farlo?»
 
Se noi dovessimo rappresentare 'intorno' come potremmo farlo?»
Con una freccia che gira. Io disegnerei tutte le cose che stanno intorno. Se dovessi fare un solo segno, disegnerei un cerchio. Sì, girare intorno. Ma si possono fare tutte le forme, va bene anche il quadrato, il rettangolo. Anche il triangolo. Va bene qualsiasi forma, ma che sia chiusa…"
                                                                               (dalla conversazione cl. terza scuola primaria)
 
Ecco: proviamo a guardare e dire qualcosa intorno a intorno. Ad incamminarci oltre i (suoi/nostri) confini.
 
Filastrocca per orientarsi
 
Sette punti ho avuto in dono
Per capire dove sono
Sopra me c’è il cielo vuoto
Io cammino ma non nuoto
Sotto me c’è il duro suolo
Io cammino ma non volo
Alla destra la mia mamma
A sinistra il mio papà
Dietro me ciò che era prima
Avanti a me ciò che sarà
Sopra e sotto, un lato e l’altro
Dietro e avanti: il mondo è mio
Ma dov’è il settimo punto?
È nel centro: sono io.
                                  (B. Tognolini, Rima rimani, Salani)
 
 
 
Popville
 
All’inizio c’è quasi sempre una chiesa con il  suo campanile che si vede da lontano.
Ci si arriva per una piccola strada accidentata, ci si ritrova, ed ecco: l’inizio di una comunità.
 
 
Sul piazzale, davanti alla chiesa, ci sono uomini, donne, bambini: potrebbero andarsene in giro, giocare in mezzo ai campi, divertirsi.
Ma si fermano, guardano intorno, cominciano a discutere: e se restassimo qui? Se occupassimo questa terra, questo grande spazio vuoto? Se costruissimo una città, se fondassimo qui la nostra città?
 
 
Esiste davvero Popville?
In quale carta geografica cercarla? In quale continente, stato, regione, contea, provincia trovare le sue tracce?
E se si trattasse invece di un gioco? Oppure -forse- di una storia?
O se fosse entrambi?
 
Come si gioca a Popville?
Prendi cartoncino, forbici, colla, colori…
Fai uno spazio rettangolare al centro e costruisci un edificio, ad esempio …
Poi disegna un paesaggio intorno.
Gira la pagina e intorno…
 
 
"C'è tutto un mondo intorno..."
 
"C’è tutto un mondo intorno...” recita una canzone dei Matia Bazar …
Il mondo intorno a noi …
Geo-storia alla scuola dell’infanzia? … e perché no!
Abituiamo i bambini, fin da piccolissimi, ad osservare, riflettere, ragionare su  tutto ciò che gli-ci sta intorno.
I progetti di geo-storia delle scuole dell’infanzia dell’I.C. 1 di Spinea, partono da questo presupposto. I luoghi della vita dei bambini, la propria casa, la scuola, intorno alla scuola, la strada, le strade, i negozi, le attività umane, gli edifici, gli edifici storici, … offrono inevitabilmente occasione di approfondimento dal punto di vista della formazione per la costruzione delle conoscenze  geo-storiche.
Uscire ripetutamente nel territorio intorno alla scuola ad osservare insieme, mettere a confronto fonti orali e iconografiche, rilevare permanenze e cambiamenti, interrogarsi su cosa è successo mettendo in relazione presente e passato, sono tutte attività possibili anche con i bambini della scuola dell’infanzia.Tutte le nostre documentazioni testimoniano quanto sopra.      
 
                     
Ins. Roberta Bolzanella, Scuola dell'infanzia "Grimm", I.C. Spinea 1 (Ve)
 
 
Bramiti, ululati, trilli e cinguettii, ... raccontare un paesaggio sonoro preistorico
 
Bramiti, ululati, trilli e cinguettii, acqua e pioggia, esseri umani che suonano e cantano in una lingua sconosciuta, il crepitio del fuoco e l’ostinato della scheggiatura della selce … una composizione scritta da una classe e letta da un’altra, per immaginare un possibile intorno sonoro di una società delle nostre parti, nell’età della pietra.
 
 
ins. Nadia Paterno, cl 3, Scuola Primaria "Vivaldi" ,  I.C. Spinea 1 (Ve) 
 
 
Intorno… alla Lumaca Ribelle, a noi, all’Homo Sapiens
 

In classe come ogni mattina scrivo alla lavagna la scaletta delle attività che svolgeremo durante la lezione  e riporto il titolo scritto sopra. Dapprima i bambini rimangono un po’ perplessi: cosa vorrà dire? Cosa faremo? Di cosa parleremo?
Fanno le loro ipotesi: cosa c’entra la lumaca Ribelle con l’homo sapiens? E con noi?
Nei mesi precedenti abbiamo letto il libro di L. Sepulveda “Storia di una Lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”.
 

ins. Monica Bellin, cl 3, Scuola Primaria "Nievo", I.C. Spinea 1 (Ve)

 
Estrapolando da percorsi didattici degli anni scorsi...
 
A passeggio lungo via Rossignago e via Roma
 
"Intorno" è lo spazio di vita, lo spazio dell’esperienza quotidiana dei bambini.
"Intorno" è paesaggio nelle sue diverse dimensioni: spaziale, temporale, sociale, economica…
Sapendo per esperienza che il legame con il luogo di appartenenza si concretizza attraverso relazioni percettive, è stato individuato nella strada vicino alla scuola un “pezzetto di territorio”  da esplorare e osservare.
In classe prima è la Via Rossignago “l’intorno” da conoscere ed esplorare insieme agli amici della scuola dell’infanzia perché è il luogo degli incontri e delle passeggiate in occasione delle attività svolte insieme dai due gruppi.
In classe seconda lo spazio dell’esperienza quotidiana, “l’intorno”, si amplia con il progetto sulla via Roma: è la strada principale del centro cittadino,  la più antica: il luogo che tutti attraversano, conoscono, “vivono” spesso insieme agli altri.
In entrambi i casi si tratta di luoghi pieni di colori, di suoni e di profumi, con confini, dimensioni, linguaggi, dove trovare indizi di relazioni sociali e tracce di tempi passati e dove, attraverso le esperienze proposte, lo sguardo delle discipline si intreccia e si completa.
                
 
                                                                                                                                                                           

Intorno alla scuola: la via Rossignago

 
Usciamo dal cancello della scuola, osserviamo e parliamo…
 
Ins. Dobbiamo andare da questa parte, in quale direzione?
 
A destra, poi camminiamo sul marciapiede
È stretto non ci stiamo in due
Non scendere, passano le macchine
Arriviamo alla fine del marciapiede
 
inss. M. Bellin e A. Aiolfi, cl. 1 Scuola Primaria "Nievo"  e sez. 5 anni Scuola dell’Infanzia “Andersen”,
I.C. Spinea 1 (Ve), a.s. 2011-12
 
 
La via Roma che conosco
 
In classe seconda lo spazio intorno, lo spazio dell’esperienza quotidiana si amplia.
 
La Via Roma è dove c’è l’incrocio con le giraffe inizia lì?
 
È dove c’è la chiesa, la farmacia
Conosco la chiesa e ci passo ogni mercoledì perché vado a catechismo
So che è molto estesa, molto lunga
Ci sono tante macchine
C’è Stocco che è un negozio dove lavora la mamma di Matteo che vende le tende, asciugamani, cuscini e tante altre cose
 

ins. Monica Bellin, cl. 2, Scuola Primaria "Nievo", I.C. Spinea 1 (Ve), a.s. 2012-13