Tu sei quiTutte le strade portano a Roma ...Anche la Castellana? Il percorso.

Tutte le strade portano a Roma ...Anche la Castellana? Il percorso.


2. IL PERCORSO

La mappa iniziale delle preconoscenze

Nell’esplicitare le preconoscenze i ragazzi hanno dimostrato di avere molte informazioni che hanno poi tematizzato. Per molti la strada Castellana è sempre esistita e qualcuno ha ipotizzato un’origine romana o medievale per la sua denominazione che fa richiamare la presenza di castelli.

Gli studenti sono stati invitati a esprimere anche cosa vorrebbero sapere della strada castellana per coinvolgerli maggiormente nella ricerca: ponendo delle questioni (perché si chiama così?), formulando ipotesi (è una strada romana? Quali documenti possono dimostrarlo? Dove si possono trovare delle fonti?) e facendo previsioni, i ragazzi interagiscono con l’argomento e attivano un processo di apprendimento che parte da motivazioni personali.

 

Il presente: la Castellana a Martellago e il suo tracciato

Un’uscita sul territorio con una griglia di osservazione guidata ha aiutato a rileggere e a volte a scoprire le caratteristiche della strada, la tipologia di veicoli e di traffico presenti, la quantità di edifici (pubblici, privati, sacri) e individuare gli elementi che aiutano a distinguere periodi di costruzione recenti o antichi.

Per riconoscere le peculiarità della Castellana sono stati utilizzati degli indicatori che fossero applicabili sia per la rete stradale di oggi che per quella del periodo romano: funzioni, caratteristiche, tipo di traffico e di servizi. Attraverso la pianta di Martellago del 2004 i ragazzi hanno localizzato la strada, gli edifici e i servizi adiacenti alla Castellana.

Tutte le informazioni sono state raccolte in un testo cloze, in cui gli studenti dovevano discriminare le informazioni vere da quelle false, tematizzarle e rappresentarle in una mappa.

Sulla carta geografica “Le tre Venezie” è stato individuato il tracciato della Castellana che oggi è indicata come SR 245. In alcune strade ci sono ancora le vecchie indicazioni SS 245. Perché la strada da statale è stata declassata a regionale? Un breve testo ha spiegato il tracciato della Castellana nel ’900 da Mestre al Brennero e come l’aumento del traffico pesante causato dallo sviluppo industriale di Porto Marghera abbia indotto a costruire nuove arterie stradali più scorrevoli che sono diventate più importanti della Castellana.

 

Il passato: dalle ipotesi alla carta della X REGIO VENETIA ET HISTRIA

La Castellana esisteva al tempo dei romani? La verifica delle ipotesi è iniziata con la carta della X REGIO romana in cui erano evidenziate strade, centri e aree centuriate. La scala regionale non ha dato risposta alle ipotesi prodotte dai ragazzi, ma ha suggerito anticipazioni su cosa sono le aree centuriate.

Il testo “La centuriazione: il paesaggio viene trasformato” è stato proposto agli studenti per spiegare quando, come e per quali funzioni è avvenuta la più grande trasformazione del paesaggio.

Sono state predisposte delle attività per analizzare il testo e ricavare informazioni che riguardano le trasformazioni dell’ambiente provocate dalla centuriazione.

Le linee temporali hanno aiutato a percepire le durate del fenomeno della romanizzazione e dell’attuale presenza di aree centuriate nei nostri territori.

I ragazzi hanno compreso che serviva una pianta a scala locale per capire se la Castellana era rintracciabile nella centuriazione romana. A questo proposito ci è stato utile il disegno della collocazione dei centri abitati a noi vicini nel graticolato romano realizzato da Nicola Bergamo in Scorzè prima di Scorzè, Treviso, 2004 .

Come emerge dal disegno i paesi Piombino, Trebaseleghe, Scorzè attraversati dalla Castellana si trovano su cardi o decumani mentre Martellago è al limitare del la zona centuriata. I ragazzi hanno disegnato il tracciato della Castellana da Martellago

a Piombino e hanno formulato delle ipotesi, rilanciato dei problemi, richiesto una carta più dettagliata per capire se alcuni tratti della Castellana passano su percorsi romani.

Queste domande dimostrano che gli studenti non hanno manifestato solo curiosità conoscitive, ma che hanno suggerito strumenti per arrivare alle informazioni.

Bisognava prima far capire che la centuriazione romana è uno schema urbanistico geometrico di un territorio agricolo suddiviso secondo assi perpendicolari ed equidistanti tra loro e presentare lo strumento principale per la sua realizzazione: la groma.

 

Didattica dei copioni: centuriare una parte del giardino della scuola

L’insegnante ha fatto vedere una groma ricostruita in tutte le sue parti e mostrato come si usa. I ragazzi dopo aver ipotizzato le operazioni per avviare la centuriazione, si sono suddivisi i ruoli di semplice misuratore, gromatico, livellatore e misuratore di confini. Sono state recuperate numerose paline e con sorpresa ci si è accorti che vengono usate e nominate così ancora oggi.

Scelta una parte del giardino della scuola, i ragazzi trovano e denominano con cartelli i punti cardinali, montano la groma e, aiutati dalle insegnanti, impiantano il puntale per terra. Comincia l’operazione più delicata: l’allineamento delle paline.

Il gromatico deve dare indicazioni precise al misuratore su dove piantare le paline che devono essere in linea retta e tutte alla stessa distanza. Terminata una fila di paline, spostano la groma per tracciare altri cardi e decumani. A volte la groma piantata non stava perpendicolare al terreno: e all’inizio non si capiva perché.

Un ragazzo ha notato che c’era un avvallamento che causava la pendenza. Questa esperienza ha reso più comprensibile il lavoro dei livellatori. Un po’ alla volta il gruppo dei misuratori ha suddiviso in quadrati la parte del giardino e i misuratori di confine hanno delimitato esternamente l’area.

Gli alunni cercando di centuriare il giardino si sono dunque resi conto di quante conoscenze e competenze matematiche, astronomiche, tecniche dovevano avere i romani per trasformare un paesaggio naturale in appezzamenti tutti uguali. Loro stessi hanno messo in pratica alcune di queste competenze, hanno tracciato linee dritte e ortogonali, scoperto angoli retti in posizioni poco convenzionali. Hanno capito che la centuriazione era una operazione complessa che ne implicava altre precedenti come l’orientamento, la bonifica, il livellamento, la deforestazione, la

costruzione di canali e strade e un progetto politico e ambientale di enorme portata.

I ragazzi, mettendosi al centro del giardino centuriato, hanno potuto accedere e controllare con facilità le vie principali sperimentando così la funzionalità del modello romano.

 

Applicare le conoscenze e le competenze: dal copione ai processi di trasformazioni In classe si elabora una sintesi verbale della ricostruzione dell’area centuriata, si riflette, si discutono i fattori politici, economici, sociali e culturali che hanno concorso a determinare il processo di trasformazione. Si costruisce una tabella per la comparazione tra le strade di oggi e quelle del periodo imperiale romano usando fonti fotografiche che aiutano a trovare gli indicatori, le analogie e le differenze.

Questa attività ha mostrato che le strade romane, come oggi, erano dotate di servizi con posti di ristoro e di approvvigionamento, di segnaletica stradale, di distanze e anche di segnalazioni di lavori in corso. I cambiamenti si sono rilevati soprattutto nella tecnologia, nell’aumento di traffico e nelle funzioni