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Villa Bernardo - Favaro: il percorso


2. IL PERCORSO

 

Nella scuola secondaria di primo grado il percorso didattico sulla villa Bernardo-Favaro di Peseggia, è stato attuato con modalità laboratoriali, inserito in contesto scolastico che da molti anni prevede la presenza di più laboratori opzionali settimanali di durata annuale.

L’importanza della disciplina della storia a scala locale in questo ordine di scuola risulta ancora molto efficace, sia per la forte motivazione allo studio che essa comporta, sia per la possibilità di attuare tecniche di ricerca-azione, sia per una maggiore facilità a comprendere i grandi eventi storici quando si sono potuti esaminare i loro effetti nella realtà più vicina.

In questo caso l’interesse alle attività si è dimostrato sempre superiore alle aspettative. I ragazzi hanno lavorato con grande entusiasmo, proponendo spesso nuovi campi di ricerca, nuove iniziative per approfondire le loro conoscenze. Il relativo livello di autonomia personale che l’età consentiva loro, ha talvolta permesso iniziative individuali per arrivare ad ottenere alcune informazioni che erano da loro ritenute importanti.

Le finalità e gli obiettivi relativi al progetto in questo ordine di scuola riprendono e approfondiscono quelli già presi in considerazione per la scuola primaria.

Tuttavia, oltre a prevedere una maggiore complessità dei concetti esaminati e un

maggior grado di iniziativa personale, il percorso tendeva in modo particolare a costruire nei ragazzi il senso di appartenenza ad una comunità sociale, a contribuire a rendere consapevoli dell’importanza del patrimonio culturale come testimonianza del passato, a renderli protagonisti in prima persona di iniziative di valorizzazione di questo patrimonio.

Come evidenzia lo schema successivo, il percorso ha analizzato dapprima la situazione urbanistica del paese attuale, mettendola a confronto con piante d’archivio.

Successivamente si è passati all’indagine sul territorio per individuare l’oggetto che si dimostrava più interessante per una ricerca. Quindi si è presa la decisione di soffermare l’attenzione su questa villa e di analizzarne gli aspetti storici, artistici ed economici.

L’ultima parte del lavoro, dedicata ad una ipotesi di utilizzo per il futuro di questa villa, ha visto l’azione diretta dei ragazzi che, coinvolgendo altre due classi, di età diverse, hanno progettato e realizzato iniziative per far conoscere il bene in questione al resto della popolazione e a sensibilizzare cittadinanza e autorità sulla necessità di intervenire per migliorarne le condizioni (in questa fase ha partecipato anche l’ins. Candida Cazzaro che, oltre a realizzare il progetto con la sua classe, ha anche curato la documentazione del lavoro su supporto digitale).

Ritengo che questa ultima fase abbia un grande valore educativo: i ragazzi si sono resi mediatori culturali tra il territorio e la comunità che lo abita. È un esempio di come questa nuova generazione può capire l’importanza della conoscenza della storia del suo passato, del territorio in cui vive e di come possa portare questa scoperta a vantaggio di tutta la comunità, dando un nuovo significato al concetto di condivisione del patrimonio storico.

Nel percorso che viene presentato sono state riportate solo alcune delle attività del percorso, ritenute più significative ed eventualmente riproponibili in altri contesti.