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Ho letto un libro - NL n.° 4


       

  • Luigi Dal Cin, Primo giorno di scuola nella foresta, Treviso, Tredieci, 2004, pp.48
Raccontare l’emozione dell’attesa del primo giorno di scuola attraverso gli occhi di tanti cuccioli  tutti diversi: l’elefante, la giraffa, il camaleonte, il coccodrillo, la tartaruga… e il ritrovarsi l’indomani riuniti nella stessa classe… nella foresta. Basta un banale incidente per scatenare sberleffi e discussioni. Fino a quando il piccolo di pipistrello, che osserva a testa in giù quanto accade, non interviene a far riflettere tutti sulla necessità di considerare le cose dal punto di vista degli altri.
Decentrare lo sguardo: la diversità non è un limite ma una grande ricchezza. Fin dal primo giorno di scuola. Fin dalla prima classe.
 

         

  • Raphaël De Filippo, L’Archeologia a piccoli passi, Milano,  Mottajunior, 2007, pp.70.
Il libro (l’autore è uno specialista in archeologia urbana) si presenta come un’introduzione all’archeologia per bambini (e non solo). L’opera si articola in 32 capitoletti di due pagine ciascuno: la definizione dell’Archeologia e la sua nascita come disciplina scientifica configurano il primo blocco tematico del libro. Seguono altri argomenti come la tipologia dei siti, la natura dei materiali che possono essere trovati, i metodi d'indagine, lo sviluppo dello scavo, il lavoro di laboratorio e l’Archeologia preventiva. Oltre al materiale esplicativo, il libro presenta un paragrafo cronologico sulla divisione delle Età della Storia e un esercizio finale del tipo test autocorrettivo.
 
        Indice
Parole e cose: l'invenzione dell'archeologia. Il passato immobile. Il saccheggio dei mondi scomparsi. La scoperta di altri mondi e di altri tempi. Le età della preistoria: la pietra e il metallo. Il passato è dappertutto. Gli abbandoni. Nelle viscere della Terra. I tesori dimenticati Sott'acqua. A prova di eternità: le sepolture. Dall'abbandono alla scoperta. Milioni di milioni di cocci. I minerali modificati. Il materiale organico. I resti degli animali. I resti dei vegetali. La memoria della terra. L'archeologia spettatrice di ogni tempo. A piedi e in aereo. La ricerca dell'invisibile. L'esplorazione del passato in cantiere. Scienziati tuttofare. Cantieri e passioni. Sottosopra, il tempo alla rovescia. Il cantiere in azione. L'archeologia arriva dappertutto. Le datazioni dei materiali. Le scienze in laboratorio. Il passato oggi e domani. La legge del passato. La fase preventiva sul campo. L'archeologia in quiz. Tavola cronologica.

 

        

  • Colette Swinnen, La preistoria a piccoli passi, Milano,  Mottajunior, 2009, pp.79.
Qual è l'origine della specie umana? L’uomo discende dalla scimmia? Perché si dice che l'Africa è la culla dell'umanità? Tra la comparsa dei primi uomini e quella dell'Homo sapiens sono trascorsi milioni di anni. L'uomo ha impiegato moltissimo tempo per adattarsi all'ambiente, imparare a fabbricare utensili, controllare il fuoco, costruirsi un riparo o cucirsi dei vestiti. Grazie alle scoperte dell'archeologia, gli studiosi della preistoria sono in grado di ripercorrere le tappe di questa lunga evoluzione. La preistoria a piccoli passi invita il lettore a immergersi nella grande avventura degli inizi dell'umanità alla scoperta della vita quotidiana dei nostri lontani antenati.
 
Indice
Che cos'è la preistoria? La preistoria, disciplina recente. La geologia soccorre l'archeologia. Le glaciazioni. Quali erano gli animali preistorici? Gli uomini preistorici hanno incontrato i dinosauri? L'uomo discende dalla scimmia? Perché si dice che l'Africa è la culla dell'umanità? La grande avventura degli uomini. Il controllo del fuoco. L'uomo di Neandertal, un vero europeo.Homo sapiens: l'ultimo superstite. Il mistero dell'uomo di Flores. Gli utensili in pietra, principali testimoni delle culture scomparse. L'evoluzione degli utensili in pietra. Sapevano parlare? L'uomo e il territorio. Gli uomini preistorici abitavano nelle grotte? Carognaggio, caccia, pesca e raccolta. Mangiatori di mammut? Nutrirsi La cucina preistorica. Come si vestiva l'uomo preistorico? Le grotte decorate. I raffinati artisti del Paleolitico superiore. La rappresentazione della donna nell'arte. La morte nella preistoria. La lezione degli ultimi cacciatori-raccoglitori. L'Italia della preistoria. In cammino verso il Neolitico! La ricerca archeologica: un lavoro di squadra.  Un cantiere di scavi preistorici. La preistoria in quiz.   
 

         

  • Jean Clottes, La preistoria spiegata ai miei nipoti, Archinto, Milano, 2002, pp.71.
“ Nonno  perché si parla di uomini «preistorici», cosa vuol dire esattamente?”
Inizia così il libriccino scritto da J. Clottes, importante archeologo francese, sulla base delle domande dei suoi sette nipoti sulla Preistoria.
Le 160 domande che il nonno ha ricevuto sono state raggruppate in vari temi – le epoche e gli uomini, il mondo della Preistoria, le società preistoriche, le mentalità -  che costituiscono la struttura del volumetto.
Utile per cominciare a riflettere intorno ai nostri i copioni sulla Preistoria (la stessa parola andrebbe discussa), il testo ci aiuta a distinguere dati scientifici da luoghi comuni completamente falsi ed errati.
 
Indice
Introduzione. Uomini e Preistorie. In che modo vivevano? Come vivevano? Com’erano organizzati? Il pensiero degli uomini preistorici. Nota bibliografica.
 
 
  • Stefano Bordiglioni, Piccole storie di Roma Antica, Trieste, Einaudi Ragazzi, 2014, pp.13.
Ventidue brevi storie per raccontare i giochi dei bambini e  per descrivere rituali, spettacoli, modi di vita dell’antica Roma imperiale. Attraverso un linguaggio semplice ma rigoroso conosciamo l’origine di giochi e giocattoli ancor oggi usati e praticati (l'aquilone, lo yoyo, il rugby, la tombola…). Ogni racconto è ambientato in luoghi diversi della città: il circo, la domus, le catacombe… Molto utile la scelta di riportare numerosi termini latini del nome dei giochi, degli edifici o dei ruoli sociali dei personaggi protagonisti dei racconti.
Un utile punto di partenza per cominciare a descrivere il quadro di civiltà della Roma imperiale.
 
Indice
La bambola di Velia. I Saturnalia di Decimo.Aelia e le noci. La biga di Caio. La partita di pulverulentus. L'incendio. Il cerchio di Fannia. Le grandi lucertole. La moneta. Il gioco della mosca di bronzo. Il processo. L'aquilone e il rocchetto. A cavallo delle canne. Il gioco dei dodici scrittori. Nella catacomba. Alle terme. Battaglia navale. La corsa dei carri. La trottola. Gli astragali. Tito e il carrettiere. Il Gioco dei Ladruncoli.
 
 
 La città a piccoli passi
  • Michel Le Duc, Nathalie Tordjman, La città a piccoli passi, Milano, Mottajunior, 2004, pp.77.
Il libro, scritto da un economista specializzato in urbanistica e da una giornalista che ha già pubblicato molte opere per bambini, è diviso in sei capitoli che analizzano vari aspetti della città: la sua storia (accompagnata da una linea del tempo), la tipologia (con riferimenti precisi a varie città del mondo), la sua forma e gli elementi che la compongono, le sue caratteristiche in relazione agli abitanti e all’economia.
I testi, brevi e conclusi, sono accompagnati da numerose illustrazioni (di Yves Calarnou). Al termine di ogni argomento è presente una proposta per una piccola ricerca da condurre nella propria città.  
 
Indice
La città è sempre presente.
LA STORIA DELLA CITTA’. La città un’invenzione dell’uomo. La guerra dà potere alle città. Le città rinascono con il commercio. Le fabbriche rivoluzionano le città… che ospitano sempre più persone.
OGNI CITTA’ E’ UNICA. Città per tutti i gusti. La forma della città. I riferimenti in città Le città del mondo. Da una città all’altra.
VISITA GUIDATA ALLA TUA CITTA’. Nel giardino degli alloggi. Nel quartiere della vita. In piazza con i monumenti. Sul viale degli spostamenti. In passeggiata lungo i tubi. All’incrocio dell’orologio. In strada con la natura.
LA CITTA’ E’ FATTA DI PERSONE. Perché si vive in città? Chi vive in città? Chi fa vivere la città? Chi costruisce la città? Chi fa funzionare la città? Chi può influenzare la città?
LA CITTA’, CUORE DELL’ECONOMIA. Le città dei paesi ricchi. Le città dei paesi poveri. Le città dei paesi di nuova industrializzazione. Un’unica città mondiale. L’avvenire delle città.
I primati delle città. Glossarietto. Le città dalla A alla Z.
 
 
 
  • Jean-Benoit Durand, L’Europa a piccoli passi, Milano, Mottajunior, 2004, pp.77.
Che cos’è l’Europa? Come è nata l’idea di Unione Europea? Quando è cominciata questa storia? Ma soprattutto: perché è importante far parte di questa famiglia? Domande attuali che richiedono di affrontare problemi molto complessi. Questo libro tenta di fornire ai bambini risposte semplici e chiare, proponendosi il difficile compito di suscitare interesse attorno ad un argomento certamente poco accattivante. Nonostante esso risulti inevitabilmente superato in alcune informazioni, data la continua evoluzione dell’argomento trattato, l’opera presenta un’impostazione che aiuta il lettore ad analizzare con ordine i diversi aspetti che contribuiscono a definire il concetto di Europa e mette in luce la ricchezza che proviene dalla diversità di ciascuna identità nazionale.
 
Indice
CHE COS’È L’EUROPA? Una grande famiglia. La famiglia si allarga. Duemila anni di storia. Un’Europa per la pace. Abitudini di vita diverse. A ciascuno la propria scuola. A tavola con l’Europa.
CHE COSA CAMBIA CON L’UNIONE EUROPEA? Tutti cittadini europei. Vivere, studiare e viaggiare in Europa. Una moneta unica. Una grande potenza economica. La solidarietà economica. L’Europa delle scienze. Proteggiamo la natura. L’Europa della salute. Un ruolo nel mondo.
COME FUNZIONA L’EUROPA? Le istituzioni europee. Quale sarà l’Europa di domani? La Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei.
L’Europa in quiz. Glossarietto.
 
 
      
  • Michèle Mira Pons, Internet a piccoli passi, Milano, Mottajunior, 2000, pp.47.
Con un linguaggio semplice e diretto, ma al tempo stesso avventuroso e vivace, il libro racconta la storia di Internet, spiega a che cosa serve e quali sono i trucchi per trovare quello che si sta cercando. Fornisce inoltre informazioni utili per evitare i rischi di un utilizzo non consapevole della rete. Seguendo attentamente le istruzioni, poi, si può imparare una regola fondamentale: bisogna sempre verificare la veridicità delle informazioni in rete perché "tutti possono creare il proprio sito web o mandare messaggi, anche i più bugiardi".
Un manuale per i bambini che può essere molto utile anche agli adulti.
 
        Indice
Che cos'è Internet
Reti, cavi, computer. Le origini di Internet. Che cosa occorre per collegarsi a Internet?
Che cosa si può fare con Internet?
La posta elettronica. Il World Wide Web. I newsgroup. L'originalità di Internet. I requisiti per imparare a navigare. Alcune regole. Le facce.
La posta elettronica
Il web
I newsgroup e le chat
Insomma, viva la rete?
C’è da divertirsi! C’è da imparare. Un nuovo modo di comunicare. Internet può cambiare la vita.
        Non sempre Internet è così bello ...
Brutti, cattivi, schifosi! Il vero e il falso. Ladri di informazioni Attenzione ai virus! Non tutto è così facile
Consigli per navigare in Internet
Bisogna essere cauti Navigatore, ma con prudenza. Sviluppa il tuo senso critico. Essere o non essere maniaci di Internet. Cercare per trovare.
Internet in quiz
        Io parlo Internet: piccolo dizionario per conoscere la rete
 

         

  • Cristiano Giorda, Il mio spazio nel mondo Geografia per la scuola dell’infanzia e primaria, Carocci, Roma, 2014, pp.206
“Per poter integrare la prospettiva storica e la prospettiva geografica occorre una solida competenza in entrambe le discipline” (p. 151). L’autore sostiene che, fra gli insegnanti, il linguaggio e i metodi della geografia sono ancora meno conosciuti di quelli della storia: il testo è un contributo importante nella direzione dell’ irrobustimento delle competenze geografiche dei docenti, di scuola dell’infanzia e primaria in particolare. La prospettiva  è quella di una formazione geografica attiva, che aiuti, attraverso la costruzione di concetti, idee, abilità e competenze a comprendere e progettare il proprio posto nel mondo. Chiude il volume una ricca e accurata bibliografia.
 
Indice
 
Introduzione 1. I bambini, le bambine e lo spazio geografico -2. L’educazione geografica -3. Il sapere geografico -4. La didattica della geografia -5. Geografia attiva. Strumenti e percorsi didattici.
 
 
  • Anna Aiolfi, Monica Bellin, Nadia Paterno, Il valore delle cose. Costruire competenze in economia dai tre ai quattordici anni, Parma, Ed. Junior, 2013, pp.112 + CD
Si tratta della documentazione di percorsi didattici (scuola dell’infanzia e primaria) intorno ai temi dei soldi, della produzione e della distribuzione di beni e servizi, del lavoro e della sua organizzazione, della banca, delle relazioni tra sistema economico e norme che lo regolano. Una lettura della realtà che intreccia e cerca di integrare scienze umane, sociali, ambientali e storico-geografiche per un progetto educativo coerente per l’educazione alla cittadinanza: si parte e si torna a contesti quotidiani di vita che, per essere vissuti con consapevolezza, hanno bisogno di essere capiti. Alla fine, l’intervista all’economista contestualizza i discorsi educativi e didattici.
 

            

  • Daniele Manacorda, Prima lezione di archeologia, Roma-Bari, Laterza, 2004, pp. 167.
Più che una introduzione, precisa l’autore (docente di Metodologie della ricerca archeologica a Siena), il testo “potrebbe essere letto come  un invito rivolto a chi ancora deve cominciare o a chi è curioso di sapere cosa bolla nella pentola dell’archeologia”. Nella prima del volume si esaminano la natura dell’archeologia, i suoi metodi  e rapporti con altre discipline  affini. Nella seconda parte, attraverso la metafora della nascita, vita, morte e rinascita degli oggetti, si mostra in concreto il lavoro archeologico in relazione ai contesti e agli oggetti studiati. La terza parte, infine, fornisce una prima informazione sul dibattito teorico intorno all’archeologia.
 
Indice
Premessa – Parte prima  Documenti, oggetti, contesti: i fossili del comportamento umano – Un’archeologia planetaria – I metodi: minimo comun denominatore – Archeologia e antiquaria: alla ricerca della totalità – Un triangolo virtuoso: tipologia, tecnologia, stratigrafia – Storia dell’arte e cultura materiale – Archeologia, storia, antropologia – Parte seconda  Le domande dell’archeologo – La nascita: chi, come, dove, quando, perché? – La vita: usi, riusi, usure, cicatrici e cerotti – La morte e la rinascita: un tesoro nel pozzo – Parte terza  Archeologia ambientale, archeologia dei paesaggi – Stratificazione, stratigrafia, scavo – Archeologia urbana, – Archeologia dell’architettura – Archeologia quantitativa e informatica applicata – Archeologia e scienze: bioarcheologia, archeometria – Etnoarcheologia e archeologia sperimentale – Archeologia teorica – Archeologia globale – L’immagine del passato: archeologia e comunicazione – Archeologia e mondo contemporaneo: tutela e ideologia – Note

 

         

  • Claudio Pavone, Prima lezione di storia contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2007, pp. 236.
Quale aiuto può dare la storia ai giovani, oggi? Claudio Pavone, (per molti anni docente di Storia contemporanea all’università di Pisa) risponde così: “ di non proporre, anzi di contrastare, qualsiasi forma di reductio ad unum, che è la matrice di ogni fondamentalismo”.
Attraverso sette capitoli, Pavone esplora il territorio della storia contemporanea, a partire dalla sua legittimità come ricerca  scientifica,  dai modelli di spiegazione impiegati, dal rapporto con la memoria, le fonti, la scrittura, la periodizzazione. Per concludere con la proposta di un possibile itinerario tematico tra Otto e Novecento: quello dello Stato, della rappresentanza politica e dei diritti.
 
Indice
    1. Legittimità della storia contemporanea
   1. Specificità, rischi, pregiudizi, 2. Contemporaneità e storia contemporanea
        2. Libertà, causalità, casualità
   1. Grandi, troppo grandi, problemi  2. Luoghi comuni 3. Scelte e decisioni, intenzioni e risultati
        3. Memoria e storia contemporanea
        4. Fonti
       1. Abbondanza e limiti  2. Sistemi conservativi  3. Tutto è fonte  4. Accesso, consultabilità
        5. Scrivere storia contemporanea
   1. Contestualizzazione 2. Una questione vetusta: scienza o arte? 3. Il confronto con le scienze sociali 4. Storiografia e politica
        6. Periodizzazione
           1. Problemi aperti  2. Storia moderna e storia contemporanea: un confine incerto
        7. Ottocento e Novecento: un itinerario
        1. Costituzioni 2. Suffragio  3. Proprietà 4. Diritti sociali  5. Fascismo e antifascismo  6.  
        Totalitarismo 7. Corporativismo 8. Stato e nazione
 

                

  • Luciano Canfora, Prima lezione di storia greca, Roma-Bari, Laterza, 2004, pp. 112.
Il mare del tempo ha inghiottito la maggior parte dei documenti della civiltà greca, che noi tentiamo di ricostruire con i cocci rimasti dal naufragio.
Storia greca: quali i confini temporali e spaziali?  Canfora passa in rassegna il dibattito storiografico, soffermandosi sulla importanza di considerarne parte integrante l’ellenismo, l’incontro con la civiltà araba e quello con il mondo romano. E  anche all’inizio, la storia greca ci  appare da subito in contatto con le antichissime civiltà circostanti. Uno scambio che, sul piano spaziale, la civiltà greca ebbe nell'antichità fino a raggiungere l’Africa, le  sponde del Golfo Persico,  Ceylon e l'India.
 
        Indice
Premessa. Il mare della storia I. L'occhio e l'orecchio II. Racconto e documento III. Quando parlano le pietre IV. La storia «segreta» V.I falsi documenti VI. La «scuola» dei falsi VII. La tutela degli archivi VIII. Storici e antiquari alle prese con l'archivio IX. Del buon uso del documento X. La cittadinanza bene supremo XI. Internazionalismo antico» XII. "Nascondere» un documento: la saga di Melo XIII. -Hevisioniamo- e nuovi documenti XIV. La parola come documento XV. Atene nelle pagine interne XVI. Limiti temporali della storia greca XVII. I «confini» geografici della storia greca XVIII. Liberi e schiavi XIX. La storia greca come mito. Note Bibliografia

 

          

  • Sergio Luzzatto, a cura di, Prima lezione di metodo storico, Roma-Bari, Edizioni Laterza, 2010, pp. 208.
 
Come si studia la storia? E come si racconta? Domande difficili ma appassionanti, se gli storici si impegnano a non avere segreti, e a parlare chiaro. Se invitano il pubblico dentro la loro officina e spiegano come maneggiarne gli attrezzi. Se una tecnica, il buon uso delle ‘fonti’, diventa un’arte di ricostruzione del passato. Qui, dieci storici italiani – Alessandro Barbero, Roberto Bizzocchi, Alessandro Casellato, Antonio Gibelli, Miguel Gotor, Giovanni Levi, Salvatore Lupo, Sergio Luzzatto, Ottavia Niccoli, Lisa Roscioni – hanno scelto ciascuno una singola fonte, l’hanno lavorata con i ferri del mestiere, ne hanno fatto la base di un racconto esemplare.
 
Indice
        Premessa di Sergio Luzzatto
        Il ronzino del vescovo. Una fonte notarile di Alessandro Barbero
        Storie di fantasmi, progetti di crociata. Una fonte epistolare di Ottavia Niccoli
        Il consumo a Venezia. Una fonte contabile di Giovanni Levi
        Certezze granitiche. Una fonte epigrafica di Roberto Bizzocchi
        L'omicidio funesto del principe Savelli. Una fonte cronachistica di Lisa Roscioni
Fare un monumento di se stesso. Una fonte oratoria di Salvatore Lupo
        L’uomo con il dito puntato. Una fonte iconografica di Antonio Gibelli
        Una fonte diaristica di Sergio Luzzatto
Il figlio dell'eroe. Una fonte orale di Alessandro Casellato
L'isola di Wikipedia. Una fonte elettronica di Miguel Gotor