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Umanità NL n° 15 Ho visto un film


 
 
  • Yann Arthus-Bertrand, Human. Documentario, Francia 2015
 
Nel corso di due anni il regista Yann Arthus-Bertrand insieme alla sua troupe ha realizzato 2.020 interviste in 60 Paesi dando voce a chi spesso non ne è privo. Ha poi alternato le stesse in montaggio utilizzando immagini aeree del Pianeta in cui Umanità e Natura si fondono in immagini di forte impatto. Le domande che gli intervistatori ponevano erano di questo tenore: Si sente libero? Qual è il significato della vita? Qual è stata la prova più difficile che ha dovuto affrontare e che cosa ha imparato da essa? Qual è il suo messaggio per gli abitanti del pianeta?
 
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  • Abou Bakar Sidibé, Moritz Siebert, Estephan Wagner, Les Sauteurs, Danimarca 2016  
   
C’è vita al di là del muro. Ma ce n’è parecchia anche al di qua: una vita ammassata e precaria, ma a suo modo piena di progetti. Quelli dei migranti che si ammassano a Danimarca Melilla, un’enclave spagnola in Marocco che rappresenta una possibile porta per l’Occidente in terra africana. Gli autori affidano una telecamera ad Abou che arriva dal Mali e che diventa l’occhio che ci porta all’interno della comunità dei migranti radunati sul Monte Gurugu, in attesa di superare la frontiera. Grazie a lui incontriamo le persone, le loro storie e il loro futuro. Capiamo l’umanità, nonostante tutto.
 
 
 

 

 
  • Ildikò Enyedi, Corpo e anima, Ungheria 2017
 
In un macello di Budapest viene assunta una nuova ispettrice della qualità, la giovane Maria. Il direttore finanziario è subito incuriosito dal suo atteggiamento assolutamente riservato. A seguito di un test psicologico a cui vengono sottoposti tutti i dipendenti, emerge che entrambi sognano regolarmente di trovarsi in un bosco mentre nevica, lui nel ruolo di un cervo e lei nel ruolo della femmina.
Il mondo animale fa da contrappunto a questa vicenda: da un lato i due cervi e dall'altro i corpi dei bovini macellati. È tra questi poli che i due protagonisti tentano, passo dopo passo, un complesso avvicinamento.
 
 

 

 
  • Woody Allen, La ruota delle meraviglie,  USA 2017
 
Ginny ha sposato in seconde nozze Humpty che lavora nel Luna Park di Coney Island e gli ha portato in dote un figlio decenne con una spiccata tendenza per la piromania. Ginny insoddisfatta di quel matrimonio, trova nel bagnino Mickey un uomo colto che possa comprendere anche le sue velleità di attrice. A sconvolgere i fragili equilibri arriva però Carolina, figlia di Humpty e fuggita dall'entourage del marito mafioso. Quando Mickey ne fa la conoscenza Ginny avverte l'imminenza di un pericolo.  Un dramma di piccole vite di uomini e donne che cercano di strappare alla quotidianità qualche momento di luce.
 
 

 
 
 
  • Armando Iannucci,  Morto Stalin se ne fa un altro, Gran Bretagna, Francia 2017
 
La sera del 28 febbraio del 1953, Radio Mosca diffonde in diretta il "Concerto per pianoforte e orchestra n.23" di Mozart. Toccato dall'esecuzione che ascolta nella sua dacia di Kountsevo, Joseph Stalin domanda una registrazione. Ma nessuna registrazione era prevista per quella sera. Paralizzati dalla paura, direttore, orchestra   e la pianista Maria Yudina, che ha perso famiglia e amici per mano del tiranno decidono di ripetere il concerto. L'orchestra si vede già condannata al gulag. Ma l'indomani Stalin è ormai moribondo. Colpito da ictus, muore scatenando un conflitto feroce per la successione tra i membri del Comitato Centrale del PCUS.
 

 

 
 
  • Diego Olivares, Veleno, Italia 2017
 
Cosimo e Rosaria lottano per tenere la fattoria e il loro allevamento di bufale al riparo dal progressivo avvelenamento delle terre del casertano ad opera di chi continua a sotterrare in quelle terre rifiuti tossici. La loro piccola impresa agricola è in comproprietà con Ezio e sua moglie Adele, genitori di tre bambini piccoli. Anche Cosimo e Rosaria scoprono di aspettare finalmente un figlio, e questo li stimola a tenere ancora più duro nella difesa della terra di famiglia. Ma i responsabili dello "smaltimento rifiuti" fanno pressioni per impossessarsi di quell'appezzato che confina con le loro discariche abusive impedendone l'ampliamento.